«Quali che siano le intenzioni di ognuno di noi,
veniamo trascinati insieme
lungo lo scorrere del tempo alla stessa velocità.»

 After Dark è uno dei tanti romanzi dello scrittore giapponese Haruki Murakami. Pubblicato la prima volta nel 2004, l’edizione italiana risale quattro anni dopo, nel 2008. In poco più di 160 pagine, Murakami tratta alcuni dei temi ricorrenti nelle sue opere, primo fra tutti l’alienazione. In una sola notte, a Tokyo, vediamo lo svolgere di avvenimenti incentrati su alcuni personaggi. Conosciamo rapidamente, senza svelare troppo, chi siano i protagonisti della notte descritta da Murakami.

In questa Tokyo notturna vediamo una studentessa di diciannove anni, Mari. Una giovane ragazza che porta con sé il peso di segreti mai svelati, né a qualcuno, né a se stessa. La vediamo in un bar, con il suo zaino, immersa nella lettura di un grande libro e viene da chiedersi se in quel libro stia davvero leggendo qualcosa, o si stia nascondendo da una vita che vuole troppo da lei. La telecamera dello scrittore si sposta e incontriamo in quello stesso bar, un ragazzo, Takahashi che sembra conoscere Mari, ma fermiamoci qui.

Asai Eri, la sorella maggiore di Mari, è in una stanza, la cui vita viaggia tra il mondo reale e quello immaginario, come tutto il romanzo di After Dark. La vita perfetta di Asai Eri, ragazza bellissima, è avvolta da un segreto. Da questa storia, dalla singola storia di un personaggio, Murakami ci insegna e ci trasmette che l’apparenza inganna, che la realtà non è mai come appare, che noi vediamo solo la “punta dell’iceberg”. Nonostante questo, siamo sempre spinti a giudicare, a credere che ne sappiamo sempre di più di qualcuno, sempre di più di chi vive determinate situazioni. Eppure dietro l’apparenza si nasconde un intero mondo, come ci dimostra Murakami puntando la telecamera nella stanza di Eri, o per meglio dire, nella sua mente.

I personaggi che ci presenta lo scrittore giapponese Murakami non finiscono qui. Vediamo infatti l’ex lottatrice Kaoru che ora dirige un love hotel insieme a due collaboratrici. La vita di Kaoru si intreccerà inevitabilmente con quella di Mari e con un’altra ragazza, una prostituta cinese che verrà picchiata in quella stessa notte da un cliente dell’hotel, altro protagonista di questa storia.

Fermandoci con la descrizione dei personaggi, che meritano di essere apprezzati e conosciuti attraverso le parole dirette dello scrittore Murakami, soffermiamoci un istante sulla notte che fa da cornice alla narrazione. Nei vari capitoli del romanzo, di varia lunghezza, si può apprezzare la struttura temporale data sia graficamente, sia attraverso le parole. In una sola notte, che per molti può non significare nulla, in questo romanzo, significa molte cose. Significa alienazione, spavento, insensatezza, fuga dalla realtà, voglia di una seconda possibilità. Un altro concetto che si può rintracciare in After Dark è il surreale nel reale. Ad un certo punto, scorrendo le pagine del libro, viene da chiedersi se quanto si stia vivendo, sia reale oppure no. Murakami ha la capacità di dare la percezione di tutti questi valori attraverso uno stile ricercato e allo stesso tempo accessibile grazie ad una sensibilità umana che va al di là del conosciuto e abbraccia l’ignoto.

Un altro aspetto interessante di questo romanzo nello specifico, e degli altri romanzi di Murakami in generale, è il fatto che lo scrittore giapponese, riesca a inquadrare la psicologia umana attraverso la descrizione di quello che accade realmente dentro ognuno di noi, dentro la nostra psiche. A questo proposito emblematica una parte del testo in cui leggiamo:

La memoria umana è veramente qualcosa di strano: c’è conservata dentro un sacco di roba inutile, un sacco di cianfrusaglie, come in un cassetto. Mentre le cose importanti, quelle realmente necessarie,
svaniscono uno dopo l’altra.»

Non è proprio così? Non ci troviamo spesso a dimenticare aspetti importanti delle nostre vite, conservando invece quelli più superflui? È forse un modo per proteggerci, un modo per vivere più leggeri?

In queste poche pagine di After Dark, Murakami ci spinge a chiederlo, e come sempre ci spinge alla riflessione. Non resta che chiedervelo anche voi attraverso le sue pagine.

Filosofa Atipica per ArtSpecialDay

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