Non fare domande: vivi!

È sempre estate è il libro di Abdou M. Diouf, meglio conosciuto come Ab. La sua pagina Facebook conta più di 140mila follower: Accettare con serenità che certe cose non le accetterai mai con serenità
Ab è un biologo, pallavolista, scrittore, insomma sono tante le qualità di questo ragazzo, che con la sua scrittura è diventato amico di tante persone.

Un cuore vero e sincero quello di Ab, che trapela dalle 282 pagine del suo romanzo d’esordio È sempre estate. Pagine di vita, di amore, di speranza. In modo molto semplice, ma mai banale, Ab ci descrive la vita dai suoi occhi, attraverso le sue emozioni.

Mi sono avvicinata a questo libro tanti anni fa. L’ho fatto per caso, come avvengono in fondo le migliori scoperte. Ricordo che era un giorno come un altro, quando, cercando il senso di una giornata davanti al computer, ci ho trovato il titolo di questo libro.
Il colore rosso fuoco della copertina, in contrasto con delle linee bianche mi ha attratta. E io che non giudico mai un libro da una copertina, quel giorno ricordo benissimo di averlo fatto.

Mi sono messa così alla ricerca del libro È sempre estate, ma in tutte le librerie di zona in cui andavo sempre la stessa cosa: “è tutto esaurito. Lo ordiniamo?”.
Per fortuna il mio angelo custode, un giorno di quasi estate, mi fece una bellissima sorpresa: avevo tra le mani quel libro con quella splendida copertina rossa.

Già dalle prime pagine ero stata rapita dall’ironia con la quale Ab racconta la storia di vite che si intrecciano, si allontanano anni, ma non si perdono mai. Perché l’amicizia, quella vera, è proprio questa: vivere in parti diverse del mondo con il corpo, ma ballare insieme, in ogni istante, con il cuore.

Il suono dolce del nome di Aicha, la bellezza solare di Saahra, l’autoironia di Ab, l’estate di Modou, il mondo al contrario di Anna, mi hanno condotto verso profonde riflessioni sul senso della vita e su quello che noi abbiamo per la vita stessa.

Attraverso la musica, i libri iniziati e mai finiti o terminati tutto d’un fiato, Ab racconta pezzi di vita che ti fanno venir voglia di crederci davvero che È sempre estate. Le sue pagine ti aiutano a smettere di farsi milioni di domande e ti spingono a decidere di scegliere di vivere la felicità. Perché la felicità è una scelta e Ab lo sa bene, lo sa mentre, camminando sotto la pioggia accade il miracolo: un uomo che, scevro da ogni pregiudizio, gli offre un passaggio in macchina.

Lo sa bene Ab che tutti gli esseri umani sono uguali, lo sa bene quando sta per chiedere un’informazione, ma le persone, di fronte un colore di pelle diverso dal loro, subito lo bloccano dicendo che non hanno soldi. Lui non indietreggia, non si difende, ma sorride e con ironia, dà due euro a quelle persone che si sono fermate all’apparenza, come se l’apparenza fosse la verità, come se il colore della pelle decretasse chi siamo e cosa ci abita nel cuore.

È sempre estate è un libro che fa venire i brividi per il modo in cui ci legge dentro, per il modo in cui, con dolcezza, ti prende per mano e ti fa immedesimare nelle vita di questi ragazzi.
Vite vere di chi cerca un posto nel mondo e di chi lo cerca nel cuore di qualcuno.
Vite di ragazzi che smettono di avere paura del futuro e decidono di viverlo. Decidono di viaggiare, di cambiare il mondo, o di cambiare semplicemente la prospettiva con cui lo guardano. Ti fa pensare che forse, sempre troppo spesso, noi scegliamo invece di essere passivi, perdendo così i nostri anni, le nostre gioie.
Perdendo tramonti e sospiri speciali.

È sempre estate non ti fa sentire solo e abbandonato nella condizione di non saper restare perché si ha paura di mostrare i sentimenti e allo stesso tempo ti dice che il momento di lasciarci andare è ora, è qui e che la vita è una sola ed ha il diritto di essere amata.

È sempre estate ha il volto dell’Africa, ha il volto del luogo in cui il sole non ha bisogno di riposarsi, il paradiso in cui il «cemento ancora non strangola il Sole». È sempre estate è la promessa che la vita può essere difficile e lo sarà sicuramente, ma tutto dipende sempre da come decidiamo di affrontare le cose, e dopo questo libro le si vuole affrontare con l’estate nel cuore.

Mi ricordo ancora la sensazione dopo aver terminato l’ultimo capitolo di questa estate raccontata. Ho avuto la sensazione che il mio spirito si aprisse al cielo, che le mie emozioni si spalancassero alla vita. Ricordo ancora, e ricordandolo riesco a riviverlo, come questo romanzo mi ha fatta sentire decisa ad essere felice, a ritagliare il tempo giusto per non dimenticare come si respira bene con i sogni nella mente.

Filosofa Atipica

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