Ti saresti sentita
come la somma dei tuoi sbagli,
delle tue rinunce,
di quelle scelte non davvero scelte,
di quelle che ti senti obbligata a compiere,
perché l’altra strada sarebbe stata peggiore.
Tra due mali
ci insegnano a scegliere il male minore
e noi
invece,
vorremo scegliere
solo il mare.
Ti saresti guardata nello specchio
e avresti visto solo ciò che non sei,
avresti sorriso all’idea di ciò che
avresti potuto essere
e poi ti saresti trovata a piangere
incastrata tra i se e i ma.
Ti saresti vista come l’alternativa
della parte migliore di te,
ma l’alternativa sbagliata,
l’occasione persa,
il treno saltato,
il bacio evitato.
Saresti stata
e avresti sentito tutto questo,
se quel giorno,
ti fossi lasciata andare,
ti fossi lasciata morire.
Hai invece raccolto le tue forze,
i sogni distrutti dal “è troppo tardi“
e hai sorriso.
Hai sorriso a chi ce l’ha fatta
a fare quello che avresti voluto fare anche tu,
hai sorriso spingendo gli altri
a trovare il coraggio che è sempre mancato a te.
Ti guardi nello specchio
e ti vedi,
non per chi eri
o per chi avresti potuto essere,
ma semplicemente ti vedi,
e ti ami.
Ti ami per quel concentrato di sbagli
e di scelte non scelte.
Ti ami perché ti tieni
e lotti anche nel “nonostante sia troppo tardi“,
perché in fondo,
nel tuo cuore,
sai che è troppo tardi
solo se lo decidi tu.
Filosofa Atipica per ArtSpecialDay
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