Ogni cosa bella
inizia sempre dal mare.

Il mare da sempre ci affascina, ci fa viaggiare con la mente, ci fa staccare la spina dagli affanni quotidiani. Il mare fa da sfondo anche alla storia Io, te e il mare della giovane autrice Marzia Sicignano.

Io, te e il mare è infatti il titolo di questo romanzo, o meglio dire un prosimetro. Composto infatti da versi di poesia e frammenti di prosa, Io, te e il mare racconta una storia d’amore, un amore appena nato. È un amore giovane, un amore dell’ultimo anno di scuola, tra un ragazzo che sembra essere troppo sicuro di sé, e una ragazza che è invece l’esatto opposto.

Lei è insicura, ha paura di perdere questo amore che, seppur appena nato, è già molto forte. Ha bisogno di continue rassicurazioni da parte di lui, che da parte sua, non si stanca mai di dargliele.

Non ci portare chiunque a vedere il mare,
che è una cosa imporante,
non è una mica una cosa da niente.

Lo abbiamo detto prima che il mare fa da sfondo a questa storia e in fondo rappresenta anche la metafora dell’amore, dei sentimenti, in una duplice chiave. Da un lato rappresenta un porto sicuro in cui riposare, in cui ricaricarsi, dall’altro invece, quando è tempesta, può essere l’esatto opposto.

Non ci sono nomi in questo libro, ci sono solo un io e un tu, perché lo scopo dell’autrice Marzia Sicignano è quello di rendere protagonista chiunque legga queste pagine, chiunque abbia provato queste emozioni.

L’insicurezza, la paura, il senso di inadeguatezza, il timore dell’abbandono sono tutte emozioni che emergono in Io, te e il mare ed emergono con l’obiettivo di aiutarci a capire che tutte queste sensazioni non fanno altro che offuscarci la vista, e la vita. Non ci fanno vedere realmente l’amore che ci circonda.

Un romanzo davvero emotivo che parla ai cuori e alle menti, di ragazzi e di persone più grandi. Io l’ho letto ora che di anni ne ho trenta – o giù di lì – e in parte mi sono sentita nel presente, e in parte rivista nel passato, quando ero alle prese con i primi veri sentimenti e la fortissima insicurezza, che ancora oggi, ogni tanto, si fa risentire.

Possiamo infatti crescere, maturare, vivere tanti amori, relazioni, ma quel senso di inadeguatezza, l’incertezza, farà sempre parte di noi. Sapremo forse controllarla, sapremo essere forse più sicuri di noi stessi, ma ci saranno sempre. Sarà però il tempo e la consapevolezza di noi stessi che ci aiuteranno ad affrontare sempre tutto e superarlo.

Accadrà lo stesso ai protagonisti di Io, te e il mare?
Non vi resta che leggerlo per scoprirlo.

Filosofa Atipica

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